Il Vangelo di Giovanni e i Centri di ascolto della Parola

Pubblicato giorno 9 ottobre 2023 - Parliamo di, Percorsi

Quest’anno pastorale 2023/24 nei Centri di Ascolto della Parola mediteremo il Vangelo di Giovanni. Aiutati dalla comunità del discepolo amato approfondiremo la Buona Notizia di Gesù vivo in mezzo a noi e ci lasceremo aiutare nel dare visibilità alla nostra fede e testimoniare il nostro credo.

Gli appuntamenti dei Centri di Ascolto della Parola

Ottobre 2023: Cosa cercate?
Incontro animatori: lunedì 9 e il Centro di ascolto nella settimana seguente.

Novembre 2023: Non è ancora giunta la mia ora.
Incontro Animatori: lunedì 6 e il Centro di ascolto nella settimana seguente.

13 dicembre 2023: Serata di Preghiera e riflessione alla Città dei Ragazzi.

Gennaio 2024: Ero cieco ed ora ci vedo.
Incontro animatori: lunedì 8 e il Centro di ascolto nella settimana seguente.

21 GENNAIO: GIORNATA DELLA PAROLA DI DIO

Febbraio 2024: Come ho fatto io.
Incontro animatori: lunedì 5 e il Centro di ascolto nella settimana seguente.

15 marzo 2024:
Serata di Preghiera e riflessione alla Città dei Ragazzi

Aprile 2024: Pace a voi.
Incontro animatori: Lunedì 8 e il Centro di ascolto nella settimana seguente.

Per approfondire

Vai alla pagina web della Diocesi

Strumenti a disposizione

  • In cammino con il Vangelo di Giovanni, sussidio della diocesi di Cuneo-Fossano, con un’introduzione di don Mariano Bernardi, una presentazione di don Gabriele Mecca, un’ampia bibliografia, il Testo del Vangelo, 12 schede per approfondire in gruppo.
  • Alcuni testi che possono aiutare:
    INFANTE R. A CURA DI, Giovanni. Introduzione, traduzione e commento, San Paolo, Mi 2015.
    MAGGIONI B., La brocca dimenticata. I dialoghi nel vangelo di Giovanni, Vita e pensiero, Mi 1999.
    MARCHESELLI M., Il quarto Vangelo. La testimonianza del ‘discepolo che Gesù amava’. Commenti sparsi liberamente scelti da Aldo Peri, Ed San Lorenzo, Reggio Emilia, 2021.
    VIGNOLO R., Personaggi del Quarto Vangelo. Figure della fede in San Giovanni, Glossa, Mi 2003
    ZUMSTEIN J., Il Vangelo secondo Giovanni. 2 volumi, Claudiana, To 2017.
  • Introduzione di Sandro Gallazzi col commento video all’intero Vangelo di Giovanni: https://youtube.com/playlist?list=PL7bctfb_dHQPgF3ckLpuRe0us30GtsVdu&si=U-nDOZ-d4m3Xygt6

Introduzione

Dal Bollettino Parrocchiale Autunno 2023 pagine 16 e 17

Nell’ultimo capitolo del suo Vangelo (il 20 perché il 21 è stato aggiunto dopo) Giovanni ci parla di Gesù risorto che incontra la comunità dei discepoli e ci racconta cosa significa essere testimoni del Gesù vivo per le sue comunità. Notiamo subito due importanti differenze rispetto agli altri Vangeli.

La prima è la centralità di Maria Maddalena, della donna nell’esperienza della risurrezione. Anche gli altri Vangeli parlavano delle donne, ma qui Maddalena ha un ruolo fondamentale: è lei che va al sepolcro, è lei che lo trova vuoto, è lei che pensa che abbiano rubato il corpo di Gesù, è lei che va ad annunciarlo ai fratelli, è lei che torna e resta lì finché il maestro non la raggiunge… Subito non lo riconosce, pensa che sia l’ortolano e chiede se è stato lui a portare via il corpo… Ma quando Gesù pronuncia il suo nome: ‘Maria’, lei lo riconosce e gli risponde: ‘Maestro mio, Rabbuni’. Maria Maddalena riceve la missione (ben diversa dall’avviso ai discepoli degli altri Vangeli) di portare l’annuncio della risurrezione: io vado al Padre mio che è il vostro Padre, al Dio mio che è il vostro Dio. Il cuore dell’annuncio del Vangelo è affidato a Maria Maddalena: il Dio di Gesù è il nostro Dio, il Padre di Gesù è il nostro Padre. Nel prologo leggiamo: ‘a quelli che crederanno in lui fu dato di essere chiamati figli di Dio’.

La seconda grande differenza la troviamo nell’apparizione di Gesù alla comunità dei discepoli. Gesù appare augurando pace, poi mostra le mani e il costato e dice: ‘come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi… Andate a perdonare i peccati, andate a costruire nuove relazioni di fraternità e di incontro’. Il Vangelo ci fa notare che le porte erano sbarrate e mancava Tommaso. Quando questi ritorna non crede ai suoi amici: ‘voglio fare l’esperienza io, voglio toccare io col mio dito…’ Otto giorni dopo quando Gesù si ripresenta, e le porte continuavano ad essere chiuse, dice a Tommaso: ‘guarda le mie mani, tocca il mio costato… Beati coloro che credono senza avere visto’ (questa è l’ultima beatitudine del Vangelo). Tommaso non ha creduto perché, nonostante i suoi amici avessero visto Gesù, le porte continuavano a rimanere chiuse per paura dei giudei. Se Tommaso avesse trovato le porte aperte e gli amici pronti ad uscire per annunciare il Vangelo, sicuramente avrebbe creduto, ma li vide pieni di paura…

Questi due episodi ci aiutano a comprendere il contesto delle comunità di Giovanni impaurite dalle prese di posizione dei giudei nel Concilio di Jamnia e animate da molte presenze femminili.
Nel mondo giudaico stava succedendo qualcosa che era un problema serio per la comunità dei seguaci di Gesù e riempiva di paura i discepoli. Il concilio di Jamnia aveva chiarito che coloro che riconoscono Gesù come Cristo non possono più entrare nella sinagoga. È la rottura definitiva tra il mondo giudaico e i credenti in Gesù. Jamnia ha detto no al cristianesimo; ha fatto un nuovo calendario per riorganizzare le feste anche senza la presenza del Tempio (distrutto da Pompeo nel 70) e dei sacrifici; ha stilato la lista dei libri sacri togliendo tutti i testi apocalittici che mettevano il giudaismo in confronto con le nazioni decidendo di vivere in pace con i romani… Il confronto col giudaismo è evidente nella prima parte del Vangelo (cap 1-12) dove Gesù, nel Tempio di Gerusalemme durante le grandi feste, entra in polemica con i farisei, fino a giungere a reciproche scomuniche. Questo confronto riflette il momento di rottura che deve aver fatto soffrire parecchio le prime comunità dei discepoli di Gesù. Per questo Giovanni insiste nel dire che Gesù è la Parola di Dio che si fa carne, non occorrono libri, non occorrono canoni, la vera parola è Gesù presente in mezzo a noi e non più il tempio che ha perso ogni significato ed è diventato una casa d’affari, un mercato (cf cacciata dei mercanti).

Nella comunità di Giovanni sta maturando un progetto di Chiesa differente da quello sviluppato da Paolo e dai suoi successori. A partire dal capitolo 13 il Vangelo di Giovanni reagisce e non accetta una Chiesa che tende a convivere con l’impero (pregare per le autorità per tutelarsi, ubbidire all’imperatore per avere una vita pacifica…), strutturata gerarchicamente in vescovi presbiteri diaconi… Non accetta una dottrina che rischia di prendere il posto del Vangelo… Non si ritrova in una chiesa che accettava gli usi e costumi dell’impero dove gli schiavi devono ubbidire ai padroni, le mogli debbono essere sottomesse ai mariti e stare zitte, avere un ruolo di sottomissione nella comunità… Nell’ultima cena Giovanni ci fa capire che il modello della comunità non può essere gerarchico mostrandoci il Maestro che lava i piedi ai discepoli, il traditore (l’unico) che mangia il pane condiviso da Gesù, dove il rapporto nella comunità non può essere di potere, ma di agape (parola che ritorna più volte nel Vangelo e nelle lettere del discepolo amato).

Il vangelo di Giovanni dà uno spazio importante alla donna. Sono sette i momenti in cui le donne sono protagoniste indiscusse :
1. Maria la madre che a Cana fa sì che Gesù capisca che la sua ora viene non quando lo vuole lui, ma quando qualcuno ha bisogno e la vera autorità la possiede chi dice: fate tutto quello che lui vi comanderà.
2. La samaritana, la donna della periferia che diventa profetessa e capisce che il nuovo culto d’ora in poi non passerà più per il tempio, ma sarà vissuto in spirito e verità.
3. L’adultera che incontra Gesù nel Tempio e sente dire ai suoi accusatori: ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’, mentre li vede andare via dal tempio rimanendo sola con Gesù.
4. A Betania, nella casa dei poveri, Marta proclama che Gesù è il figlio di Dio venuto al mondo (cosa che nei sinottici è sulle labbra di Pietro) e Maria proclama che Gesù è la risurrezione e la vita.
5. Maria ungere i piedi di Gesù e asciugandoli con i capelli esce da quell’incontro con la testa unta.
6. Ritroviamo Maria, la madre, ai piedi della croce dove Gesù ordina al discepolo amato di accoglierla nella sua casa (non perché vedova senza figli, ma perché madre, custode dalla vita alla quale i discepoli debbono essere fedeli e obbedienti).
7. Maria Maddalena che riceve la missione di annunciare ai discepoli che Gesù è risorto e diventa l’apostola degli apostoli.