Verso la Prima Comunione

Pubblicato giorno 27 aprile 2023 - Iniziazione cristiana, Parliamo di

Articolo di Gabriella Rosso per il settimanale La Guida del 27 gennaio 2023

Un percorso davvero speciale hanno fatto i ventuno ragazzi che quest’anno si sono preparati a ricevere per la prima volta l’Eucarestia e ha coinvolto loro, le tre catechiste, ma anche le famiglie e tutta la comunità.

Prima confessione e incontri settimanali – Un anno fa, in occasione della prima confessione, i ragazzi hanno ricevuto un crocifisso con l’invito a metterlo in un luogo speciale e indossarlo il giorno della prima comunione. Quest’anno gli incontri di catechesi sono stati uniti alla messa settimanale, di domenica o in un giorno feriale, che è stata sempre preparata dai ragazzi e dalle loro famiglie, insieme alle catechiste. Hanno a turno preparato l’altare, letto e commentato le letture, mentre don Carlo spiegava il significato di ciascuna parte della celebrazione eucaristica. La partecipazione e collaborazione dei genitori è stata attiva e viva, seguendo passo passo i propri figli nella preparazione al sacramento e nei momenti di festa e condivisione che seguivano gli incontri.

Negli incontri settimanali hanno ascoltato la testimonianza e l’esperienza di volontari che si occupano di persone fragili o disabili e hanno incontrato alcuni ‘nonni’ che hanno raccontato come da bambini avevano vissuto la preparazione e la loro prima comunione. I ragazzi sono stati molto colpiti dalle testimonianze di un catechismo molto diverso, fatto di domande, definizioni, fioretti, con catechiste suore, l’attenzione al digiuno… regole lontane nel tempo. Quasi tutti facevano la prima comunione prima di iniziare a scuola. Una nonna ha raccontato di essersi preparata leggendo la storia di Nennolina, una bambina che ha colpito i ragazzi per la sua devozione spontanea e il dialogo semplice, ma costante con Gesù, un amico al suo fianco cui si rivolgeva con affetto.

Via crucis – La terza settimana di quaresima i ragazzi della prima comunione hanno preparato e guidato la celebrazione della Via Crucis: in semicerchio davanti all’altare con un genitore alle loro spalle, hanno trasformato in linguaggio personale il viaggio di dolore e umiliazione di Gesù verso la croce. Ogni ragazzo leggeva un brano della via dolorosa e il genitore esprimeva una preghiera che toccava aspetti più difficili della realtà umana di oggi, personale e di tutti. Un momento di preghiera prolungata proposto a tutta la comunità, che ha percepito il raccoglimento e la partecipazione profonda in un momento di preghiera di adulti e ragazzi insieme.

Giovedì Santo – Entrando in chiesa sembrava di essere nel cenacolo di Gerusalemme: al centro della chiesa la tavola era preparata con tredici posti. I ragazzi, pronti a rispondere all’importante invito di Gesù, sono entrati in processione e hanno preso posto alla mensa, incensata e profumata, al centro della quale si è collocato il Vangelo. Davanti alla mensa, ben visibili da tutti, la brocca, il catino e un asciugamano. Don Carlo ha ricordato, il messaggio più grande di tutti, nel Giovedì Santo in cui si fa memoria dell’ultima cena: ‘più grande è chi più sa servire, fare ed essere dono per gli altri’. Gesù aveva tutti i poteri, ha guarito, ha predicato, ma l’esempio più rivoluzionario è stato inginocchiarsi a lavare i piedi ai suoi discepoli. La prima comunione è davvero una tappa importante: ‘si rischia di diventare santi’, un dono d’amore per gli altri!

Messa di prima comunione del 16 aprile – Clima di festa in una domenica di sole: nella chiesa gremita, la celebrazione inizia al fonte battesimale, perché quello è il punto di partenza dell’essere cristiani. Davanti all’altare i ventuno ragazzi partecipano alla celebrazione e ascoltano l’invito di don Carlo a lasciarsi traboccare d’amore: come un bicchiere possiamo accogliere l’acqua dell’amore del Padre, e lasciarla scorrere verso chi è vicino. E la gioia di chi si lascia avvicinare da Gesù, può davvero essere traboccante, soprattutto se, accanto ai ragazzi, ci sono famiglie, catechiste e adulti… credibili!

Gabriella